PARTA DA BRESCIA UN NUOVO MODELLO DI RAPPRESENTANZA DELLE IMPRESE

La manifestazione della scorsa settimana a Roma delle cinque sigle dell’Artigianato e del Commercio che confluiscono in Rete Imprese Italia, dimostra che Artigiani e Commercianti non solo condividono i contenuti della protesta, ma al tempo stesso che le problematiche che affliggono le Imprese italiane sono comuni.

Fisco, mala burocrazia, mancanza di credito, inefficienza dello Stato, colpiscono indistintamente la piccola e la grande Impresa, indebolendo il tessuto Economico e di conseguenza il Paese intero. Gli imprenditori che culturalmente e tradizionalmente sono restii a manifestare e a scendere in piazza, hanno segnato ( spero) nel 18 Febbraio il giorno dell’inizio della grande trasformazione delle Organizzazioni di Categoria.

Iscritti a Confesercenti, a CNA piuttosto che a CasArtigiani o Confartigianato, sempre più spesso non comprendono (a ragione) il perchè il mondo delle Imprese italiano debba essere così frammentato al punto da vedere due sigle che rappresentano l’Industria, quattro l’Artigianato, due il Commercio e tre l’Agricoltura.

Risulta incomprensibile perchè, se da una parte chiediamo alla politica di semplificare, dall’altra, in casa nostra, non si riesca nemmeno ad abbozzare un tentativo di accorpare le sigle.

Parta quindi da Brescia un nuovo modello di rappresentanza, che sappia rafforzare impegno, idee e capacità imprenditoriali di un mondo, quello delle Imprese, che da tempo chiede più coesione e determinazione nel percorso di modernizzazione del Paese, a beneficio di tutta la Comunità.

Enrico Mattinzoli (28.02.2014)

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