LO STATO RISARCISCA LE IMPRESE DANNEGGIATE DAI MANCATI PAGAMENTI

«Con le stesse modalità con le quali riscuote forzosamente attraverso Equitalia; è un’ingiustizia che non trova riscontro in nessuno dei Paesi industrializzati». Mentre la politica discute sul futuro del Governo e meno sul futuro del Paese le imprese chiudono.

Il recente Decreto “sblocca debiti” ha dimostrato ancora una volta (se ce ne fosse bisogno) quanto sia divenuto difficile fare impresa in un Paese dove lo Stato, attraverso i suoi organismi, non solo non riconosce e onora i suoi impegni, ma rende complicato anche il semplice pagamento delle sue pendenze.

Ma, il pagamento dei debiti previsto dal Dlgs.35/2013( quando avverrà) non può e non deve essere l’ultimo atto di questa vergognosa vicenda. Dovranno essere quindi risarcite quelle imprese che a causa dei mancati pagamenti hanno chiuso e fatto chiudere a loro volta migliaia di aziende, applicando quelle stesse modalità, quali sanzioni, interessi e agio con le quali lo Stato riscuote forzosamente attraverso Equitalia.

E’ indispensabile inoltre, che anche a garanzia di giustizia, siano riconosciute, a quelle imprese che dimostrino il danno subito dai mancati pagamenti dello Stato non solo un equo indennizzo, ma da subito, l’immediata sospensione di tutte le azioni di recupero messe in atto dagli organismi di riscossione. Solo così saranno in parte risarcite, quella moltitudine di imprese e lavoratori che confidando in una controparte garante del loro lavoro hanno subito un’ingiustizia che non trova riscontro in nessuno dei Paesi industrializzati.

Enrico Mattinzoli (13.04.2013)

 

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