L’ARTIGIANATO COMPATTO RILANCIA L’«ALLARME CRISI» settembre 2011

Enrico Mattinzoli presidente dell’Associazione Artigiani: «Nonostante l’estrema gravità della crisi, non si vedono purtroppo interventi strutturali del Governo per invertire la rotta».

L’artigianato bresciano non ci sta. Ma per battere la crisi ben poco possono fare gli imprenditori o le loro associazioni, soffocati da una situazione generale che può essere affrontata solo con misure strutturali che solo il Governo può attuare.

«La situazione dell’Italia è drammatica – sottolinea Enrico Mattinzoli -. «Si continua a discutere, ma la “road map” per riportare l’Italia alla competitività era già stata scritta due anni fa, tanto per non andare molto indietro nel tempo. Le promesse elettorali potevano essere una traccia importante per modernizzare il Paese e renderlo più competitivo – continua Mattinzoli – invece di liberalizzazioni, riduzione dei costi della politica, privatizzazioni, sburocratizzazione,oppressione degli enti inutili non si è fatto praticamente nulla. E, purtroppo, un Paese che non ha il coraggio di avviare le riforme non ha futuro».

«I problemi dell’accesso al credito, delle mancate infrastrutture, della concorrenza sleale da parte dei nuovi concittadini stranieri, dei ritardi sui pagamenti da parte della pubblica amministrazione, l’accanimento dell’Agenzia delle Entrate nei confronti di chi già aderisce agli Studi di settore, le nuove tasse camuffate dal federalismo fiscale, la legge elettorale che non permette una seria selezione della classe dirigente politica: sono questi alcuni degli intoppi che impediscono un serio svolgersi dell’attività di tutte quelle imprese che si riconoscono in questo Paese e che seriamente si sentono partecipi della vita sociale delle proprie comunità tramite quella sussidiarietà che è insita nel nostro quotidiano operare. Nonostante tutto, gli artigiani sono quotidianamente in prima linea nel difendere i posti di lavoro e l’occupazione».

(BSOGGI)

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