LA VITTORIA ALATA A IGINO MASSARI RE DEI PASTICCERI (BSOggi)

Enrico Mattinzoli, presidente dell’Associazione artigiani, celebrando il Maestro ne sottolinea i tratti caratteriali che gli hanno permesso di diventare il grandissimo professionista che è oggi. «Più di tutto è straordinaria la generosità con la quale tramanda agli altri il proprio sapere: una dote rara»

Il re dei pasticceri Iginio Massari ha ricevuto dal sindaco Emilio Del Bono la Vittoria Alata: il meritatissimo riconoscimento, consegnato ieri nella sala Giudici di Palazzo Loggia, celebra l’eccellenza bresciana e i loro fautori, in tutti i campi del sapere.
«È un onore avere fra noi il maestro Iginio Massari, verso il quale nutro una grandissima stima professionale e personale – ha detto Del Bono -. Con estremo piacere, quindi, consegno oggi questo premio a colui che ogni giorno porta maestria, rigore, creatività, stile e ingegno fuori dai confini italiani. Nella speranza che i giovani guardino ad esempi straordinari come il suo, traendo ispirazione».
Una carriera dedicata all’eccellenza, quella di Iginio Massari, che anche Enrico Mattinzoli, presidente dell’Associazione artigiani, ha voluto celebrare sottolineando i tratti caratteriali che hanno permesso al Maestro, da tanti anni proprietario della “Pasticceria Veneto” di via Salvo D’Acquisto, di diventare il grandissimo professionista che è oggi.«Più di tutto è straordinaria la generosità con la quale tramanda agli altri il proprio sapere: una dote rara» ha aggiunto Mattinzoli. Durante l’evento è stata anche ricordata la vittoria dell’Italia alla recente Coupe du Monde de la Patisserie, tenutasi a Lione lo scorso 26 gennaio: una vittoria straordinaria per il team tricolore, capitanato da Massari, dopo diciotto anni dall’ultimo trionfo al campionato mondiale.
«È importante che le amministrazioni capiscano che vincere un titolo di questo livello porta solo ricchezza al Paese – ha ribadito il Maestro, che per un anno intero ha preparato la squadra nella scuola di Cast Alimenti -. Così come è importante capire che la pasticceria è un’arte complessa, che richiede studio e moltissima preparazione. Dietro ad un dolce non c’è la bacchetta magica, ma mesi e mesi di duro lavoro, tanti esperimenti e, soprattutto, ricerca e innovazione».  Innovazione che a Lione, al team composto da Emmanuele Forcone, Francesco Boccia e Fabrizio Donatore, ha fatto meritare il titolo mondiale, con molti punti di distacco dai secondi classificati.

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