I RIFIUTI VERONESI dicembre 2006

Mattinzoli: «La Provincia di Brescia non autorizzerà alcun conferimento di rifiuti solidi urbani in impianti bresciani»
Nei giorni scorsi fonti giornalistiche hanno riferito di presunti accordi fra la Provincia di Verona e la Regione Lombardia finalizzati ad ovviare alla situazione emergenziale che si starebbe configurando nella gestione dei rifiuti solidi urbani prodotti nel territorio veronese.

Tale situazione pare abbia origine dalla indisponibilità della discarica sita in località Cà Filissine del Comune di Pescantina (VR), oggetto di un sequestro preventivo disposto dalla magistratura al fine di eseguire approfonditi accertamenti su possibili inquinamenti correlati all’impianto.

Al proposito, la Provincia di Brescia, attraverso l’Assessore all’Ambiente Enrico Mattinzoli, ha espresso la propria contrarietà a qualsiasi intesa finalizzata a consentire lo smaltimento di tali rifiuti negli impianti posti sul territorio bresciano.

L’Assessore infatti, ha rilevato che non risultano sussistere motivazioni di carattere territoriale e di opportunità tecnico-economica tali da richiedere accordi regionali in tal senso, potendo gli attuali livelli di utenza servita, già ritenersi ottimali.

L’Assessore Mattinzoli sottolinea che questa valutazione negativa è nota da tempo ed ha costituito il fulcro della politica ambientale perseguita dalla Provincia nel corso degli ultimi anni.

Infatti, la Provincia di Brescia, ha dimostrato contrarietà all’utilizzo abnorme degli impianti di smaltimento previsti dal Piano Provinciale Rifiuti in vigore e, conseguentemente, ha perseguito ed ottenuto la progressiva riduzione e poi l’azzeramento delle quote conferite da altre province lombarde, negando l’accesso anche ai rifiuti prodotti in altre regioni, come la Campania.

Peraltro come si evince dalla Relazione Previsionale e Programmatica, ovvero il contenuto politico e programmatico dell’Assessore Mattinzoli, si evidenzia che “la Provincia continuerà a non autorizzare negli impianti presenti sul nostro territorio il trattamento di RSU provenienti da fuori della nostra provincia, in attuazione al principio di autosufficienza”. Tale indirizzo, prosegue Mattinzoli, è contenuto anche nel Piano Provinciale Rifiuti in via di definizione presso l’Assessorato all’Ambiente.

Mattinzoli poi approfitta per ribadire l’assoluta contrarietà già peraltro manifestata al Comune di Brescia e ad ASM nel marzo 2005 sulla richiesta di sperimentazione nel T.U. di incenerimento del car-fluff, materiale risultante dall’attività di frantumazione degli autoveicoli una volta separate le frazioni metalliche, ovvero una miscela composta da inerti, tessuti, gomme, poliuretani e plastiche varie.

AL momento infatti non esistono al mondo impianti funzionanti dedicati alla valorizzazione energetica (combustione) del fluff, in quanto non vi sono certezze sulla composizione del materiale e quindi sulla tipologia delle emissioni.

La Provincia di Brescia, conclude Mattinzoli, è particolarmente impegnata quindi a ridurre le cause di appesantimento della qualità dell’aria, che risulta essere, in città e nell’hinterland alquanto critica.

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