FORMAZIONE, MATTINZOLI «PER LE AZIENDE ANCORA UN AGGRAVIO DI COSTI» (GdBrescia) gennaio 2012

Approvato l’Accordo per la Formazione dei Lavoratori

Il 21 dicembre 2011, è stato approvato l’Accordo per la Formazione dei Lavoratori ai sensi dell’articolo 37, comma 2 del DL 9 aprile 2008 n. 81, e successive modifiche e integrazioni.

Nella medesima data è stato siglato l’Accordo tra il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, il Ministro della salute, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano riguardante i corsi di formazione per lo svolgimento diretto, da parte del datore di lavoro, dei compiti di prevenzione e protezione dai rischi, ai sensi dell’art. 34, commi 2 e 3, del DL 9 aprile 2008, n. 81.

Entrambi gli Accordi sono stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale n. 8 dell’11 gennaio 2012, quindi, entreranno in vigore il 26 gennaio 2012. In base a questi Accordi Stato/Regioni, viene resa ancora più cogente la formazione a carico delle imprese e dei lavoratori in particolare per la figura del responsabile del servizio di Prevenzione Protezione, per il preposto e tutta la formazione per i lavoratori dipendenti. Tali figure, in funzione del rischio aziendale, devono avere una formazione e, successivamente, degli aggiornamenti formativi, come è possibile riscontrare nella tabella esplicativa sotto riprodotta.

«Quando si parla di formazione, nello specifico quella riguardante la sicurezza sul lavoro, – afferma Enrico Mattinzoli, Presidente dell’Associazione Artigiani – è evidente che nessuno desidera sminuirne l’importanza. E’ certo che ogni vita salvata, anche attraverso la conoscenza e la consapevolezza dei rischi fornita dai vari percorsi formativi, è un successo attribuibile al buon senso e all’aumentato grado di responsabilità che solo gli insegnamenti possono migliorare. In merito a ciò, non possiamo non evidenziare come lo Stato, anche in questa circostanza, abbia ulteriormente trasferito sulle imprese l’onere e la responsabilità della gestione di una materia che, invece, dovrebbe essere inserita nei programmi scolastici fin dalla scuola dell’obbligo, per non parlare, poi, della specificità formativa da svolgere nelle scuole tecniche e professionali.

Si aggiunga – prosegue Mattinzoli – che le nostre imprese, in questo momento, stanno attraversando una fase di lunga crisi e il significativo aumento di ore formative previsto dagli equivale ad un’impennata dei costi aziendali». «Come Associazione Artigiani – conclude Mattinzoli – manifestiamo tutto il disagio della microimprenditoria, ma soprattutto denunciamo il fatto che pure in questo caso non è stata adottata una gradualità nell’applicazione della norma che tenga nella giusta considerazione ulteriori parametri, quali, ad esempio, la dimensione aziendale (numero di dipendenti) e la categoria d’attività».

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