E ORA SUBITO I PROVVEDIMENTI PER IMPRESE E LAVORO (E. Mattinzoli) maggio 2013

«Come Associazione siamo sempre più portati a proporre soluzioni che a denunciare le inadempienze dello Stato.

Insediato il Governo è necessario che il nuovo esecutivo vari in via prioritaria provvedimenti immediati a facilitare l’attività d’impresa e la creazione di nuova occupazione»

Prima ancora di studiare nuove soluzioni a problemi antichi, si intervenga dunque sulla base delle indicazioni che provengono da parte delle Imprese. Il Centro Studi dell’Associazione Artigiani ha da tempo delineato i provvedimenti più urgenti che potrebbero, se attuati, dare nuovo slancio all’economia.

Si intervenga quindi in tema di semplificazione: sulla tenuta dei libri sociali, sulle modalità di denuncia agli Enti, di infortuni e malattie professionali, sull’attività dello Sportello Unico per l’edilizia, sull’esenzione da qualsiasi obbligo di iscrizione e adesione al SISTRI per piccole imprese che occupano fino a tre dipendenti.

Sul lavoro, portando il periodo di prova da 3 mesi a 1 anno, stabilizzando i contributi a carico delle aziende per i contratti a progetto, salvaguardando i rapporti di lavoro e le conseguenti agevolazioni contributive per quei dipendenti iscritti alle liste di mobilità prima del 2013,oltre che alla immediata abolizione del contributo Aspi e alla deduzione dalla base imponibile IRAP nella trasformazione dei contratti di lavoro degli apprendisti.

E ancora in campo fiscale: escludendo da accertamenti le imprese che accettino di versare più del 15% di quanto previsto dagli Studi di Settore, prevedendo inoltre agevolazioni fiscali e contributive e garanzia di rilascio delle autorizzazioni in 3 mesi, per imprese estere che si insedino nel nostro Paese creando nuova occupazione, al pari di quanto viene fatto nei Paesi europei a noi confinanti. Allentare attraverso una moratoria l’intervento di EQUITALIA.

Prevedere la possibilità anche ai privati di essere soggetti garantiti dai Confidi, dimezzando il rischio insolvenza per gli Istituti di Credito e rilanciando di conseguenza il mercato dell’edilizia.

Consentire ad imprese e privati l’attuazione del silenzio assenso in tutte le attività autorizzative, qualora, dopo 90 gg. senza motivato diniego, non vengano rilasciate da parte degli Enti Pubblici le autorizzazioni.

Compensare definitivamente i crediti vantati dalle imprese verso la P.A con le scadenze fiscali e previdenziali, vista anche l’inadeguatezza applicativa del decreto.

In buona sostanza, si tratta di consentire a imprese e lavoratori, attraverso decreti urgenti (che peraltro dal punto di vista finanziario si tradurrebbero in un beneficio per lo Stato) di aumentare le possibilità e le occasioni di sviluppo, in attesa di provvedimenti strutturali, atti a modernizzare il Paese.

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