CANCELLATE LE CAUZIONI SULLE UTENZE DELL’ACQUA marzo 2009

Un corposo pacchetto di provvedimenti all’ordine del giorno della prossima assemblea presieduta da Mattinzoli del direttivo dell’AATO.

L’esclusione riguarda i nuovi contratti. E per i clienti morosi prima del «taglio» bisognerà sentire il Comune. Rivoluzione in arrivo sulla gestione dei contatori dell’acqua delle famiglie bresciane: verrà abolita la fastidiosa cauzione fino ad oggi obbligatoria per ogni nuovo contratto.

Non solo: le multiutility di riferimento (A2A, Cogeme, Garda1) in caso di mancato pagamento della bolletta prima di sospendere il servizio dovranno informare il Comune competente. E ancora: verrà adottato un tariffario omogeneo per i nuovi allacci, con sgravi fiscali notevoli per palazzine e condomini e piccoli aumenti invece per le singole villette.

A decidere il corposo pacchetto di nuove regole per la gestione del servizio idrico è stato l’Aato (autorità d’ambito territoriale ottimale) e verranno ratificate il prossimo 20 marzo dall’assemblea del direttivo. «Era davvero necessario stabilire un regolamento univoco valido per tutti i Comuni – esordisce il presidente Aato Enrico Mattinzoli, assessore provinciale all’Ambiente – e tutto a vantaggio degli utenti. Si pensi ad esempio alla cauzione chiesta fino ad oggi per l’apertura di un nuovo contratto: variava da Comune a Comune anche di decine di euro. Da adesso in poi non verrà più chiesta».
Cauzione che invece resterà per le seconde case: sarà di 50 euro per tutti i Comuni. Altra importante innovazione a tutela dei cittadini: «Abbiamo stabilito regole condivise per le nuove richieste d’allaccio – prosegue Mattinzoli – che dovranno essere soddisfatte entro un mese. Verrà resa obbligatoria la registrazione delle telefonate per la richiesta d’allaccio, uno strumento di chiarezza in caso di contenziosi. L’Aato poi chiederà un report della situazione ogni sei mesi e si interfaccerà con i Comuni».

Per i nuovi allacci invece (laddove è necessario portare le tubature dell’acqua) è in corso di definizione un tabellario fisso: pagheranno di più le singole ville (tariffa base è 1100 euro) meno le palazzine e i condomini (40 euro ad appartamento, contro i 200-400 euro di prima). «E’ giusto che tutti paghino la stessa cifra per un allaccio, mentre fino ad oggi capitava che l’utente potesse trattare il prezzo con il gestore. Pensiamo inoltre che chi realizza una villetta può permettersi di pagare una tariffa maggiore – prosegue Mattinzoli -. Ad ogni modo per allacci che richiedono tubature superiori ai 30 metri i lavori saranno completamente a carico del gestore».

Nuove regole anche sul taglio in caso di mancato pagamento delle bollette. «Dopo 30 giorni dal mancato pagamento la multiutility contatterà il Comune del cliente che provvederà a verificare i motivi della morosità. Potrebbero esserci motivi seri: ad esempio un anziano potrebbe essere ricoverato in ospedale e impossibilitato al pagamento». Non è finita.
Nel malaugurato caso in cui si rompessero le tubature dell’acqua (ad esempio per il gelo) e si fosse verificata una ingente perdita, fino ad oggi l’utente pagava l’intera volumetria dell’acqua erogata. Da oggi non sarà più così. «La spesa verrà divisa a metà tra utente e gestore, visto che non è corretto far pagare per ogni metro cubo d’acqua fuoriuscita nel terreno, anche la quota parte riservata per la depurazione, visto che quell’acqua non è finita nelle fognature». Forti novità in arrivo anche per aziende ed imprese: «l’idea è quella di abbattere fortemente i costi dell’acqua, facendo pagare tre/dodicesimi del consumo storico».

(BSOGGI – Pietro Gorlani)

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