APPROVATO L’IMPIANTO DI TRATTAMENTO DELLE ACQUE DEL COMUNE DI DESENZANO DEL GARDA PER UN IMPORTO DI 414.000€ settembre 2005

Inserito nella pianificazione su proposta del Presidente del Comitato Ristretto Mattinzoli
L’intervento per la realizzazione di un impianto per l’abbattimento di ferro e manganese in località Vaccarolo a Desenzano del Garda, è stato preso in esame nel corso dell’ultima seduta del Comitato Ristretto dell’AATO.

Il progetto esecutivo delle opere licenziato dall’Amministrazione Comunale, come si ricorderà, prevede oltre all’impianto di trattamento anche la realizzazione di un serbatoio di compenso della capacità di 300 m3 ed un diverso sistema di pompaggio nella rete di distribuzione dell’acquedotto comunale per un ammontare di costo di 414.000€.

L’Assessore Provinciale all’Ambiente, Ecologia, Attività Estrattive ed Energia, Enrico Mattinzoli, che presiede il Comitato Ristretto dell’Autorità d’Ambito, così come si era di recente impegnato a fare, ha presentato ai colleghi la proposta di valutare, per tale opera, la possibile applicazione di una deliberazione dell’AATO, approvata nel giugno del 2004, che in sintesi consente ai Comuni o ai loro gestori, una volta autorizzati dallo stesso, di realizzare anticipatamente degli interventi non differibili, reperendone direttamente le risorse finanziarie necessarie che verranno successivamente riconosciute a titolo di rimborso da parte dell’AATO secondo le modalità e la tempistica del Piano d’Ambito.

«Con la deliberazione n. 6/2004 – spiega Mattinzoli – si è voluto disciplinare nelle more dell’avvio del servizio idrico integrato la realizzazione di interventi urgenti, previsti dall’Autorità d’Ambito, ma non attuabili immediatamente da parte della stessa per mancanza delle risorse necessarie che, come noto, verranno reperite solo una volta data attuazione alla legge Galli sulla base delle previsioni economiche e finanziarie del Piano d’Ambito.

Con la richiesta da parte dei Comuni o dei loro gestori di essere autorizzati a realizzare investimenti sugli acquedotti, ma anche sulla fognatura il collettamento e la depurazione e la verifica da parte della Segreteria Tecnica del Comitato Ristretto che l’intervento è conforme alla pianificazione, è urgente e indifferibile, ma soprattutto è coperto dal punto di vista finanziario dei richiedenti, ci si garantisce rispetto al recupero delle somme anticipate da parte dell’AATO.

In questo modo -sottolinea Mattinzoli – si è ritenuto di creare le condizioni per evitare che l’investimento nel settore idrico si arrestasse in attesa dell’avvio del servizio idrico integrato e al tempo stesso di monitorare e supportare l’azione dei Comuni e dei gestori».

Alcuni Comuni nei mesi scorsi hanno presentato la richiesta di essere autorizzati a realizzare opere, dichiarando di reperire direttamente le risorse necessarie e dopo le necessarie valutazioni il Comitato Ristretto ha dato il proprio assenso a procedere.

«Purtroppo – prosegue Mattinzoli – la non completa conoscenza dei provvedimenti dell’AATO ha creato in altri qualche equivoco o meglio non ha consentito di usufruire di un’opportunità.

Mi rivolgo quindi nuovamente al Sindaco di Desenzano, ma nello stesso tempo a tutti i Comuni della provincia, perché, se vi sono le condizioni, inviino all’AATO quella richiesta di autorizzazione accompagnata dal progetto che può consentire loro di recuperare un domani le somme oggi anticipate».

Nei prossimi giorni, come deciso nel Comitato Ristretto di lunedì, la Segreteria Tecnica dell’AATO trasmetterà a tutti i Comuni una nota esplicativa per fare ulteriore chiarezza sul punto e mettere tutti i soggetti interessati nelle condizioni di usufruire di questa possibilità.

«Ormai – conclude Mattinzoli – non si può più prescindere, così come previsto dalla legge, dal ruolo dell’AATO nella programmazione e nella pianificazione degli interventi di approvvigionamento idrico e di depurazione delle acque reflue. E’ necessario quindi agire in sinergia per orientare le azioni nella medesima direzione».

Una strada che la Provincia di Brescia ha già imboccato da tempo, destinando risorse proprie in concorso con quelle dell’AATO, o per interventi di ottimizzazione della rete fognaria, o di adeguamento di impianti di depurazione esistenti definiti in accordo con l’Autorità d’Ambito.

Solo i più recenti finanziamenti che l’Assessorato all’Ambiente hanno assegnato ai Comuni bresciani 1.330.000€ per opere ed interventi di fognatura e depurazione, con una particolare attenzione per l’area gardesana (543.000€) dove l’adozione di particolari misure di tutela della risorsa idrica e di razionalizzazione del sistema di raccolta e depurazione delle acque reflue trovano ragione anche nella particolare sensibilità del lago nei confronti dei fenomeni di inquinamento e della forte vocazione turistica dei luoghi.

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