BANCHE E IMPRESE VERSO NUOVE PROFESSIONALITA’ PER LA GESTIONE DEL RISCHIO

Il rischio che una Banca fiorentina del ‘500 metteva in campo per finanziare una spedizione nelle Americhe, era certamente maggiore rispetto a quello, ai giorni nostri, di mantenere una linea di credito ad una azienda artigiana

Ne è passato di tempo da quando i mercanti veneziani e genovesi sviluppavano le loro vie commerciali verso Oriente con l’avallo dei banchieri di Amsterdam, Londra e Firenze; certo è che il rischio che una Banca fiorentina del ‘500 metteva in campo per finanziare una spedizione nelle Americhe, era certamente maggiore rispetto a quello, ai giorni nostri, di mantenere una linea di credito ad una azienda artigiana, che da quando è nata, ha sempre onorato i propri impegni e che ora, a causa di una congiuntura tanto negativa quanto eccezionale, si trova in difficoltà. 

I profondi mutamenti dell’economia degli ultimi anni, in particolare quelli dal 2009 ad oggi, richiedono nuove modalità di gestione del credito da parte di Imprese, Istituti di Credito e Confidi. E’ necessario ripensare le modalità di garanzia che si sono rivelate troppo onerose in termini di sofferenze sia per chi riceve il prestito e sia per chi lo garantisce e lo eroga. L’obbiettivo è quello di diminuire le sofferenze rafforzando le sinergie già in essere tra Sistema Confidi, Banche e Imprese anche attraverso un diverso approccio al finanziamento che dovrà essere più specializzato. 

Nei prossimi anni la rivoluzione informatica modificherà ancor di più, semplificandolo, il rapporto utente – banca per le operazioni dei correntisti, le Banche dovranno sostituire la figura del cassiere, attraverso una grande opera di professionalizzazione, con quella dell’esperto di attività Agricole piuttosto che del Settore Turistico, Siderurgico Meccanico o dei Servizi. 

Veri esperti dunque in grado di valutare le imprese non più solo attraverso il rating o l’analisi dei bilanci, ma in grado di analizzare progetti, prodotti, processi e mercati di riferimento delle imprese. Una nuova figura di bancario in una nuova sfida dunque, capace di consigliare, indirizzare e correggere piani industriali laddove, anche se ampiamente garantiti dal punto di vista patrimoniale (troppo spesso l’unico elemento considerato), il progetto sia poco sostenibile dal punto di vista industriale. Probabilmente se questo metodo fosse stato applicato in passato, si sarebbero potute evitare, il condizionale è d’obbligo, tante sofferenze a imprese, famiglie e istituti di credito.

Enrico Mattinzoli (28.11.2015)

 

 

 

 

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