ABBASSARE LA CONFLITTUALITA’

Alla necessità del Paese di semplificare e aggregare si contrappone l’ inarrestabile proliferazione di movimenti e formazioni politiche con il conseguente aumento della conflittualità. 

Nonostante cittadini imprese reclamino da tempo la necessità di rendere meno complicata e più efficiente la macchina statale e nonostante tutti siano d’accordo, nella sostanza, complicazione e conflittualità continuano ad essere una costante che tende a radicarsi nel nostro dna. 

Le Organizzazioni di Categoria, alcune convintamente, altre a fatica, hanno compreso la necessità di fare sintesi aggregandosi al fine di rafforzare l’azione associativa a favore delle imprese. 

La classe politica nostrana, “parrebbe impegnata” a parole, nel favorire un processo inclusivo anche se il proliferare di nuovi assetti nonché aspiranti capi popolo, non fanno che moltiplicare il tasso di litigiosità. 

Quale visione del bene comune può avere chi, anche se con motivazioni spesso comprensibili, anziché sforzarsi nel trovare soluzioni condivise pensa che le proprie ragioni (e spesso convenienze), siano prioritarie agli interessi Paese? 

Aggregazione quindi, riportando la politica alla nobiltà che gli è dovuta, superando logiche a cui la storia ha già dato una definitiva bocciatura, nella consapevolezza che non si cambia un Paese se non si cambiano le logiche che fin’ora lo hanno affossato.

Enrico Mattinzoli (04.04.2015)

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